Altri tre atti di battesimo, riportati nella stessa pagina si riferiscono invece nell'ordine a Seraphin Roga, Jo Andrea Zanario e Maria Verzino. Mentre la comadre, cioe' la madrina, e' quasi sempre costituita dalla stessa persona, probabilmente la levatrice, il padrino cambia di volta in volta, questo lascia presupporre che gli fosse data maggiore importanza e che si trattasse di un parente o un amico di famiglia. Si nota anche, e soprattutto, la totale assenza del nome della madre. Questa abitudine, ammesso che fosse tale, non continuo' ancora per molto, gia' nel 1568 sia Gaudenzio de Cribellis che Bernardino Nibia, rispettivamente "Arcipreti" delle parrocchie di S. Michele e di S. Cassiano, documentavano fedelmente i nomi di entrambi i genitori. Ambedue i Sacerdoti utilizzavano lo stesso registro, probabilmente anche la stessa chiesa, ma mentre nel 1568 si classificavano come rettori della chiesa parrocchiale di rispettiva competenza, non lo facevano piu' solamente pochi anni dopo, infatti in un atto di battesimo datato 26 dicembre 1581 si dice,in forma completamente diversa da quella del precedente: "Adi 26 Decembre 1581 e' stata battezzata ne la giesa magior di Trecha da me presbiter Bernardino Nibia Curato in essa giesa una putta nata li mese ed anno sudetti di Francesco Simoni habitante in essa parochia et Jacomina sua moglie et li e' stato posto nome margarita...".
Come storicamente gia' citato esistevano quindi ancora le due parrocchie di S. Cassiano e S. Michele ma di fatto erano riunite nella giesa magior cioe' nell'attuale parrocchiale.
E' strano che non venga fatto fino qui riferimento all'intitolazione della chiesa, solamente qualche anno piu' tardi Giorgio Pellichano trascriveva un atto di matrimonio celebrato nella parochial chiesa di Sta Maria Maggior di Trecha.
Giorgio Pellichano era vicecurato della parrocchiale e la data del matrimonio si riferisce al 13 febbraio 1584, tra Andrea Fragonaro e Domenigha Rosina. Interessante e' la forma adottata per la registrazione del rito: "Essendosi fatte le tre debbite pubblicazioni cioe' la prima alli 2 di febbraio giorno della purificazione della Madonna la seconda alli 5 giorno di Domenica la terza alli 12 del suddetto giorno di Domenica et no essendo stato posto alcun legittimo impedimento alli 13 del suddetto mese et anno Andrea fiolo di Jacobo Fragonaro ha contratto matrimonio con Domenigha fiola del fu Pietro Rosina...".
Le tre pubblicazioni antecedenti il matrimonio erano state rese obbligatorie dal Concilio Tridentino al fine di impedire la celebrazione di matrimoni segreti.
Differenti, rispetto ad oggi, le metodologie adottate; diversi i nomi di battesimo rispetto a quelli attuali, diversi anche molti dei cognomi riportati. Chi ha letto con attenzione gli atti di battesimo citati in figura si sara' accorto, ad esempio, che Jovanina Ligoratta era divenuta di Ligoratto solamente dopo due giorni. Come questo molti altri cognomi hanno subito radicali trasformazioni nel corso dei secoli.
Il Parroco Giovan Battista Vandoni, alla fine del 1700 si e' adoperato per registrare tutte queste mutazioni, almeno quelle piu' importanti, unitamente ad una serie di soprannomi in uso in quei tempi che, molto probabilmente per alcune famiglie, divennero poi parte integrante del cognome; citiamone alcuni: